Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, per salute si intende (nell’uomo) «uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non la semplice assenza di malattia o di infermità»; non è quindi per nulla semplice stabilire quando ci si trova in «completo stato di benessere». Vale per gli essere umani ma ancor di più per gli animali. Possono piccole alterazioni di questo “stato di benessere” essere sufficienti a definire un individuo “ammalato”?
La malattia l’abbiamo provata tutti, almeno una volta nella vita, su noi stessi, vuoi per un raffreddore o per qualcosa di più grave. Ma se la malattia è il contrario di salute e quindi di completo benessere fisico, mentale e sociale, possiamo definire un individuo sano?
Ogni ferita emotiva crea una cicatrice, così come le ferite fisiche e ne portiamo i segni per il resto della nostra vita. Possiamo riuscire a rimarginarle e a lenire le cicatrici lavorando su ciò che ci ha portato a quelle ferite. La malattia è un insieme di piccole ferite, di abrasioni o di profondi tagli, di conflitti emotivi e sociali che ogni giorno affrontiamo. Giorno dopo giorno queste ferite e conflitti potrebbero sommarsi l’un con l’altro se non ce ne accorgiamo e se non li affrontiamo.
La guarigione viene definita come “Il ricupero della salute in seguito al superamento di una malattia.” Ma la guarigione è ben più di questo.
Ippocrate diceva “Prima di guarire qualcuno, chiedigli se è disposto a rinunciare alle cose che lo hanno fatto ammalare“.
La guarigione è ben più che il recupero della salute, è un percorso di crescita e di apprendimento. “Rinunciare a ciò che ci ha fatto ammalare”. Cambiare punto di vista e modo di affrontare la vita.
Einstein diceva “Non si può risolvere un problema con la stessa mentalità che l’ha generato.” Se ci si ammala ma non si cambia il modo di porsi nei confronti della vita, non si può guarire. Si potranno rimarginare alcune ferite, si potrà tamponare ma la malattia si manifesterà altrove.
Vorremmo tutti la pillola magica, per noi e per i nostri animali, che ci risolva ogni singolo problema, ma non ci rendiamo conto che quel problema, che ci sta attraversando il cammino, è un modo per farci fermare e riflettere su come stiamo affrontando la vita.
Possiamo cogliere l’occasione per cambiare punto di vista e porci in modo diverso nei confronti del mondo, oppure possiamo cercare la pillola magica che tolga il sintomo.
Il naturopata ha un compito molto delicato perché non ha la pillola magica (nessuno ce l’ha) ma può accompagnare nel percorso di guarigione la persona o l’animale, a volte del corpo, altre volte solo dell’anima perché il corpo ha subito ormai troppe ferite e porta addosso troppe cicatrici.
Io ho avuto modo, in questi ultimi due anni, di accompagnare alla “guarigione dell’anima” due mie compagne di vita. La medicina allopatica dava loro pochi mesi di vita. Noi, attraverso l’aiuto delle erbe e non solo, abbiamo fatto un percorso di vita che ci ha portate a camminare per 22 mesi insieme, fino a che il corpo non ha ceduto. Erano cagne forti, ostinate, con un approccio alla vita rigido, ma questo tratto di strada ci ha permesso di vedere il mondo con altri occhi e di cambiare modo di stare insieme. La guarigione è veramente molto più della risoluzione di una malattia è un sentiero di luce.
According to the World Health Organization, health means (in man) “a state of complete physical, mental and social well-being, and not the simple absence of disease or infirmity”; it is therefore not at all easy to establish when one is in a “complete state of well-being”. It is true for humans but even more so for animals. Could small alterations of this “state of well-being” be enough to define an individual as “sick”? We have all tried the disease, at least once in our life, on ourselves, either for a cold or for something more serious. But if disease is the opposite of health and therefore of complete physical, mental and social well-being, can we define a healthy individual? Every emotional wound creates a scar, as do physical wounds, and we bear the marks for the rest of our lives. We can be able to heal them and soothe the scars by working on what led to those wounds. Illness is a set of small wounds, abrasions or deep cuts, emotional and social conflicts that we face every day. Day after day these wounds and conflicts could add up to each other if we don’t notice and if we don’t deal with them. Healing is defined as “The recovery of health after overcoming an illness.” But healing is more than that. Hippocrates used to say “Before you heal someone, ask him if he is willing to give up the things that made him sick”. Healing is more than just recovering health, it is a path of growth and learning. “Giving up what made us sick”. Change point of view and way of facing life. Einstein said “You can’t solve a problem with the same mentality that generated it.” If you get sick but don’t change your attitude towards life, you can’t get well. Some wounds can be healed, it can be tamponed but the disease will manifest itself elsewhere. We would all like the magic pill, for us and for our animals, to solve every single problem for us, but we do not realize that that problem, which is crossing our path, is a way to make us stop and reflect on how we are facing the life. We can take the opportunity to change our point of view and place ourselves in a different way towards the world, or we can look for the magic pill that takes away the symptom. The naturopath has a very delicate task because he does not have the magic pill (no one has it) but can accompany the person or animal on the healing path, sometimes of the body, other times only of the soul because the body has suffered. now too many wounds and wears too many scars. In the last two years I have had the opportunity to accompany two of my life companions to the “healing of the soul”. Allopathic medicine gave them a few months to live. We, through the help of herbs and more, have made a life path that has led us to walk for 22 months together, until the body has failed. They were strong, stubborn bitches with a rigid approach to life, but this stretch of road allowed us to see the world with different eyes and to change our way of being together. Healing is so much more than resolving a disease it is a path of light.
