La Rhodiola rosea (radice d’oro o radice artica) è una pianta nota da secoli nei sistemi di medicina tradizionale in Russia, Scandinavia e altre regioni fredde. È classificata come adattogeno: una categoria di piante che aiutano l’organismo a resistere allo stress, promuovendo equilibrio fisiologico e mentale. Di seguito esploriamo cos’è un adattogeno, come agisce la Rhodiola, e in quali modalità può essere di beneficio sia per gli esseri umani sia per gli animali.
Cosa significa “adattogeno”
Secondo le definizioni più accreditate, un adattogeno è una sostanza, spesso vegetale, che:
- è non tossica a dosi normali;
- aiuta l’organismo a resistere meglio a diversi tipi di stress, fisici, chimici, psicologici;
- favorisce un ritorno all’omeostasi, ovvero alla normalizzazione delle funzioni corporee alterate dallo stress. (Cleveland Clinic)
Queste caratteristiche rendono la Rhodiola particolarmente interessante quando l’organismo è sottoposto a sollecitazioni ripetute o croniche.
Le evidenze sperimentali e cliniche indicano diversi meccanismi con cui Rhodiola rosea esercita i suoi effetti adattogeni:
- Modulazione della plasticità neuronale e dell’umore
Uno studio sull’uomo ha mostrato che una dose acuta di estratto di Rhodiola può prevenire la depressione indotta da stimolazioni che altrimenti ridurrebbero la plasticità sinaptica nel cervello. Ciò significa che Rhodiola può proteggere i circuiti neuronali dallo stress. (PubMed) - Azione anti-infiammatoria e immunomodulante
In modello animale di encefalomielite autoimmune (una condizione infiammatoria del sistema nervoso simile, in alcune caratteristiche, alla sclerosi multipla), Rhodiola rosea ha ridotto la gravità della malattia, abbassando livelli di citochine pro-infiammatorie come IL-6, IFN-γ e IL-17A, e aumentando citochine anti-infiammatorie. (PubMed)
In un altro studio su artrite sperimentale, l’estratto di Rhodiola ha mostrato effetti antiartritici significativi, sia da sola che in combinazione con un farmaco, migliorando gonfiore, dolore e funzione articolare. (PubMed) - Effetti su fatica, stress cronico e alterazioni comportamentali
In ratti sottoposti a stress cronico lieve, Rhodiola ha mitigato alterazioni del comportamento, dell’esplorazione, del consumo di zucchero (indicatore di piacere), ha protetto dal peso corporeo perduto, e ha stabilizzato il ciclo estrale. (PubMed)
Uno studio su roditori ha anche mostrato che Rhodiola può contrastare la riduzione dell’appetito indotta da stress, da CRF o da infiammazione. (PubMed) - Effetti su memoria, ansia e comportamento emotivo
Il bioattivo salidroside, presente nella Rhodiola, è stato testato in studi su topi: ha migliorato la memoria associativa, ha ridotto comportamenti ansiosi e depressivi in paradigmi sperimentali. (PubMed)
Applicazioni potenziali per l’uomo
Ecco alcuni ambiti in cui la Rhodiola mostra promise:
- Riduzione della stanchezza mentale e fisica in persone esposte a stress, lavoro intellettuale intenso o impegni quotidiani gravosi.
- Supporto nei disturbi dell’umore lievi: ansia, depressione da affaticamento, sensazione di esaurimento.
- Miglioramento delle performance cognitive: memoria, attenzione, resilienza allo stress.
- Effetto protettivo in condizioni infiammatorie croniche, dove lo stress ha un ruolo centrale nell’esacerbare la risposta immunitaria.
Possibili benefici per gli animali
Pur con meno ricerche disponibili rispetto all’uomo, ci sono spunti che suggeriscono usi promettenti anche per gli animali:
- Animali sottoposti a stress (es. cani durante trasporti, cambi di ambiente, situazioni nuove) potrebbero beneficiare di una maggiore capacità di adattamento allo stress, con minore agitazione o ansia.
- Miglioramento del comportamento, percezione emotiva, tolleranza a stimoli stressanti.
- Supporto nei casi di infiammazioni articolari, dolore cronico, rigidità: Rhodiola ha mostrato effetti anti-infiammatori in modelli animali, che possono essere utili in animali con artrite o problemi muscolari.
- Possibili benefici cognitivi negli animali anziani: miglioramenti della memoria o dell’attenzione, analogamente a quanto visto nei roditori.
Alcune considerazioni importanti:
- La qualità dell’estratto è fondamentale: standardizzazione (per esempio in salidroside), purezza e assenza di contaminanti.
- Alcune ricerche segnalano che gli adattogeni, incluso Rhodiola, possono funzionare meglio se assumono un ruolo integrato con altri interventi: dieta, gestione dello stress, riposo, condizioni ambientali favorevoli.
Come sempre non esiste la pillola magica, se ci sono fonti di stress vanno il più possibile modificate e tolte. Non si può delegare ad una pianta o ad una molecola chimica il benessere. Il benessere è fatto di tanti aspetti, soprattutto collegati all’ambiente in cui siamo immersi ed al rispetto delle nostre individualità (sia umane che animali)