Come naturopata per animali mi capita molto spesso di essere contattaata per supportare un animale con una diagnosi, a volte, infausta.
Spesso questa notizia sconvolge gli umani e li manda in crisi.
Dal punto di vista medico vengono proposti degli approcci medici e oncologici come chemioterapia e radioterapia.
Di fronte a queste poroposte ci si sente persi: come scegliere per qualcun altro?
Le chemioterapie possono dare notevoli effetti collaterali, richiedono esami continui e spesso sedute lunghe presso le cliniche specializzate.
Le radioterapie richiedono sedazione ad ogni applicazione (quindi anestesia) e si devono fare presso le cliniche attrezzate che magari non sono proprio vicine a casa.
Questi approcci, secondo la medicina classica, portano benefici.
Io personalmente non amo sottoporre i miei animali a stress simili.
Ricordiamoci che lo stress impedisce la guarigione e potrebbe innescare altri tipi di conflitti biologici e ulteriori malattie.
Anni fa per la mia Martina scelsi l’approccio olistico che mi portò poi a frequentare l’Istituto Fauno e a diplomarmi tra le primissime naturopate per il benessere animale.
Ho imparato che ci sono numerose alternative all’approccio classico e spesso danno ottimi risultati senza stressare l’animale.
Ognuno fa le proprie scelte in base alle proprie conoscenze e alla fiducia verso il professionista.
Quando arrivano a me famiglie con cani o gatti che non stanno bene, la prima cosa che faccio e aiutare le persone perchè la loro ansia, la loro preoccupazione, si ripercuote sul loro compagno di vita.
L’approccio olistico non tiene in considerazione solo il soggetto in disequilibrio, ma tutti coloro che gravitano attorno, in pratica tutta la famiglia.
E’ importante la modalità con cui si danno le informazioni: se ti dicono che al tuo cane restano 3 mesi di vita senza nemmeno un citologico che dia nome e cognome a quella massa, la notizia ti distrugge.
Quando ti dicono che non c’è niente da fare, forse qualcosa che si può fare c’è ancora, anche solo il viversi il qui ed ora senza accanimenti, senza stress, fino all’ultimo respiro
La mia Tess, pastora tedesca, mi ha insegnato tanto. Le fu diagnosticata una metastasi polmonare con versamento e mi dissero che aveva il 10% di capacità polmonare e avrebbe fatto una morte orribile, soffocata. Sulla porta dello studio veterinario lei mi ha guardata e mi ha detto: io ho ancora il 10% di capacità polmonare, andiamo a farci una passeggiata che devo mandare a stendere qualcuno. Visse altre 3 settimane da quella diagnosi, il giorno prima di morire la portai ai laghetti a fare il bagno. Scelse lei come e quando morire e io quelle 3 settimane le ho vissute interamente accanto a lei.
Le diedi tutto il sostegno che conoscevo e lo rifarei mille volte.